domenica 1 maggio 2011

Enrico Bazzoffi


Enrico Bazzoffi, nato a Roma il 26 agosto 1918, fu deportato dai tedeschi il giorno 12 settembre 1943, mentre si trovava a Gradisca col suo reparto di Radiotelegrafisti dell’Esercito Italiano, del quale era ufficiale. Grazie ad una sua lettera manoscritta, che poté conservare durante la prigionia, abbiamo memoria dei quattro giorni da lui trascorsi dall’armistizio dell’8 settembre 1943 alla deportazione. In seguito abbiamo appreso dei suoi anni passati nei campi per i prigionieri di guerra (Stammlager o, abbreviato, Stalag) in Germania e in Polonia grazie alle lettere che scriveva in risposta alla sua fidanzata, poi sposa, Albertina Torricelli, a Firenze e ai genitori, sfollati a Fiuggi.

Il 12 settembre Enrico scriveva:

“[…] L’attendente che prima di me si era levato mi avvisò che alle prime luci era corsa voce che il Generale Danioni sarebbe arrivato ed avrebbe firmato i congedi!!! Alle nove precise arrivarono invece i carri armati dei tedeschi dodici dei quali, piazzata una mitragliatrice sull’ingresso della caserma, ci intimarono di deporre le armi. Fu un momento di disorientamento. Obbedimmo anche se mal volentieri perché non si sarebbe evitata una carneficina altrimenti. Le armi vennero deposte. I tedeschi ci promisero che dopo averci portato a Trieste saremmo stati congedati, non si poteva quindi per nessun motivo uscire di caserma. Occuparono il deposito munizioni ed il magazzino viveri fatto un controllo degli uomini del reparto ci accorgemmo che appena 83 erano presenti. Gli altri rimasero chissà dove lungo la via ed in quali condizioni. […] Il pomeriggio trascorse tra una voce e l’altra, si parlava di congedi, di partenze, intanto i tedeschi non si mostravano affatto buon intenzionati, viceversa aumentarono le armi e gli uomini. […] Alle 18 viene improvvisamente l’ordine di partenza, i tedeschi ci avrebbero scortato fino a Trieste dove avremmo avuto il congedo! Il nostro cuore si rallegrò molto e la gioia c’invase. Miei cari penso che al massimo giovedì sarò da voi; riproverò il caldo del vostro amplesso ed il palpito del vostro cuore. Albertina mia, certamente passerò prima da te e mi intratterrò con te! Tutto quello che non ci siamo potuto dire per lettera ce lo diremo a voce.”

Queste le ultime parole della lettera. In realtà, dal 12 settembre 1943 al momento in cui Enrico parlò nuovamente a voce con i suoi cari passarono quasi due anni.

Il 5 agosto 1945 telefonerà ad Albertina: era tornato in Italia.

Raccolta dalla sua viva voce nel 2006 da una delle sue nipoti è quest’affermazione, sicura e semplice:

“[…] S’era formato un esercito guidato dal generale Graziani, dopo l’8 Settembre, e capivano che avevano bisogno di ufficiali. Ma noi gli si disse “cu-cù”! e i tedeschi ci presero per prigionieri di guerra perché non avevamo aderito alla Repubblica di Salò.”

Nella stessa occasione, raccontava anche:

“ […] Da lì ci portarono a Sandbostel, un campo di concentramento, un posto dove, accanto, c’erano 10.000 persone, altri prigionieri di guerra. Noi italiani s’era pochi, un migliaio. (I 10.000 chi erano?) francesi, e di altre nazioni. Quello che ti ho detto lo trovi anche in Guareschi. Ero con lui a Sandbostel. Sulla guerra e su queste faccende i prigionieri ne hanno scritti tanti di libri. Ci davano le cartoline da scrivere a casa. Io ne ho scritte poche perché avevo paura. (Perché?) Perché questi tedeschi con la scusa di portare la cartolina del figliolo prigioniero entravano nelle case. Allora scrivevo poco. Comunque la nonna ricevette la cartolina che avevo lanciato dal vagone piombato.”

Sappiamo per certo che a Sandbostel (Germania) fu tenuto prigioniero nello Stalag XB: Enrico apponeva sulle buste delle lettere della sua Albertina la data di ricezione delle stesse. Su questa “posta per prigionieri e internati civili di guerra”, ricevuta tra l’aprile e il giugno 1944 campeggia sempre il timbro Stalag X B geprüft (Stalag X B approvato), e un numero diverso per ogni busta.

Scritta da lui è anche questa lista dei luoghi e delle date della sua prigionia:
1.1943 – 12 Settembre Italia
2.“ “ 15 Settembre Germania
3.“ “ 18 Settembre Polonia
4.“ “ 18 - “ “ Thorn
5.“ “ 2 Ottobre Tschenstochau
6.“ “ 13- Novembre Tarnopol
7.“ “ 30 Dicembre Siedlce
8.1944 18- Marzo Siedlce
9.“ “ 20- “ Sandbostel (Bremerwörde)
10.“ “ 20 Dicembre “ “
11.“ “ 22 “ “ Wietzzendorf
12.1945 26 Gennaio “ “
13.“ “ 27 “ “ Hamburg - Altona
14.“ “ Marzo “ “ Langenhorn
15.“ “ 19 Aprile “ “ “ “
16.“ “ 30 Aprile “ “ Barmbek Rübenkamp

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