domenica 11 dicembre 2011

Stammlager IX A Ziegenhain


 


Eccolo, il lager di Ziegenhain. La vita del KG (Kriegsgefangene, prigioniero di guerra) era dura, pur non trattandosi di uno dei campi di sterminio di Hitler, vere fabbriche della morte. Ziegenhain era nato nel 1939 per rinchiudere i soldati polacchi e francesi. Nel'41 i KG francesi erano 32.000 su 35.000.

Il prigioniero Mitterrand


Settembre '40: nel lager arrivò François Mitterrand. Il futuro presidente della Repubblica Francese evase il 3.3.41, ma fu preso dopo 22 giorni a soli 10 km dalla frontiera svizzera. Il 28.11.41 fuggì ancora, con una fuga acrobatica sul tetto delle latrine tedesche: fu preso a Metz, al confine della Francia occupata. Inviato in un diverso lager, evase e raggiunse la Francia Libera il 14.12.41.


Sopra:sergente maggiore Mitterrand, 23° Reggimento Fanteria Coloniale, KGF 27716-968, Arbeitkommando Schaala




 

La mappa dello Stalag IX A


La zona riservata ai tedeschi è attigua al campo principale, occupato soprattutto da francesi, che dopo la resa della Francia sono definiti internati con "diritto" a un contratto di lavoro. L'estendersi del conflitto fa arrivare arrivare KG di altre nazioni: dal 1941, dopo l'invasione dell'U.R.S.S., un settore separato da reticolati è riservato ai russi, dove nel settembre '43 sono deportati gli italiani.



 





















Nel 1944 il lager fu bombardato per errore dagli Alleati: ai KG fu concesso di rendere onore alle vittime. La foto del funerale è del KG francese Alain Gettiaux. Le foto delle bombe sganciate su Ziegenhain sono state scattate da un B 17 americano il 25.3.1945.


Lavori forzati


Nel 1944 i prigionieri dello Stalag IX A erano 50.000. Gran parte lavorava in uno dei 2000 kommando del distretto militare IX: in fabbriche di armi e munizioni, a rimuovere macerie dei bombardamenti, ai lavori agricoli.Il lager era più duro per gli sfortunati segregati nella zona separata, adibiti ai lavori forzati più pesanti. I russi che vi erano stati deportati costituirono solo un terzo dei reclusi del campo, ma i due terzi delle vittime; nella stessa zona erano gli italiani.

Seppure in una logica di discriminazione tra diversi tipi di prigionieri, lo Stalag era duro per tutti. Ecco la testimonianza di un americano catturato nella battaglia delle Ardenne nel dicembre '44, uno dei 1.200 portati a Ziegenhain.


"Ero un caporale, e con altri... ancora in vagoni coperti e poi a piedi, marciai fino a Ziegenhain, Stalag 9A. Il campo, non segnalato, era bersagliato dai nostri caccia. Fui fortunato, poiché con gli uomini che erano con me non fui costretto a lavorare. Non così fortunata erano molti prigionieri. Vivevamo nella sporcizia con cimici e pidocchi, razioni di meno di 600 calorie al giorno, in costruzioni non riscaldate. Come tutti gli altri persi peso, più di molti altri, le battiture erano comuni. Troppo deboli per continuare a marciare, come si faceva per giorni, si veniva lasciati dove si cadeva, al bordo stradale, per congelarsi fino alla morte o essere sparati. Piedi congelati, dissenteria e ogni malattia comune per la vita che eravamo costretti a fare, erano usuali. Io e due miei compagni, come altri, ci abbracciavamo insieme per salvarci dal congelamento. Vestiti, soprattutto scarpe e oggetti personali erano rubati. Immaginate voi stessi di aver perso la vostra libertà e di non essere più capaci di difendervi contro le atrocità di chi vi ha catturato. Costretti a riparare le ferrovie bombardate o a lavorare in fabbrica, a costruire materiale bellico che sarà usato contro i vostri compagni. Rimasi nello Stalag 9 A fino alla liberazione da parte delle truppe del Generale Patton il Venerdì Santo."

Roy Burmeister
 

Primavera 1945


La guerra in Europa è al termine. Mussolini è catturato dai partigiani italiani e fucilato. Hitler si suicida a Berlino. Gli Alleati, avanzando in territorio tedesco, raggiungono i lager; gli americani arrivano allo Stalag IX A di Ziegenhain il 30 marzo. L'incubo è finito: milioni di uomini e nazioni intere vengono liberati dal dominio nazista. Sulle macerie dei bombardamenti si ricomincia a pensare al futuro.

Le vere fabbriche della morte


Solo adesso l'orrore nazista si manifesta nella sua immensità. Gli Alleati raggiungono, oltre ai campi per prigionieri di guerra, altri tipi di "campi", svelando il più infame dei crimini di Hitler. Si tratta di veri e propri campi di sterminio, (Konzentrationlager)in cui sono stati sterminati milioni di deportati: ebrei, malati di mente, oppositori del regime, nel cupo delirio della "razza pura". Mai, nella storia, si era visto un massacro così atroce.



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